FERMENTO PESARESE

1960-1990 Arti e Persone dall’archivio Bucci

15 aprile – 6 maggio 2012

Come un caleidoscopio che racconta per immagini, questa mostra presenta il “fermento” e l’artigianalità dei personaggi più significativi che hanno caratterizzato Pesaro nel periodo tra gli anni sessanta e gli anni novanta. Una mostra che ripercorre la scena artistica pesarese con un repertorio di immagini fotografiche ed opere che ricostruiscono i profili delle figure più interessanti della scena artistica cittadina dell’epoca.

Un viaggio attraverso il periodo di felice fermento artistico: trent’anni che hanno segnato la vita e l’opera di Franco Bucci dal cui archivio provengono le opere e i documenti esposti. È una storia di incontri, situazioni e scambi, di grandi e contrastate amicizie, di persone che hanno vissuto sempre alla ricerca del nuovo. Il percorso di mostra inizia con il racconto dei giovani e attivissimi artisti alla fine degli anni ’50. Artisti che gravitano attorno a quello che oggi è il Liceo Artistico Mengaroni di Pesaro: Valentini, Pomodoro, Sguanci. Negli anni ‘70 nascono rapporti con i grandi nomi del design (Sottsass) e altri artisti produttori italiani (Tasca, Bonfanti, Fabbrini). Gli orizzonti si allargano e si ottengono importanti commesse internazionali. La discussione del periodo è incentrata sulla qualificazione dei mestieri d’arte. I gruppi si battezzano “produttori d’arte” e in quel momento si gettano le fondamenta concettuali che Bucci farà per sempre sue, nella vita e nel lavoro. Gli anni 80 e 90 sono segnati dalla nascita di amicizie fraterne tra Bucci e personaggi come Dolcini e Sassi che ormai coinvolgono anche la sfera professionale. È  il momento di progetti innovativi messi a punto durante cene conviviali in casa Bucci, dove nasce in una mitica serata il progetto della rivista “La Gola”. Intrecci fra le varie forme espressive: poesia, musica, grafica, fotografia. Da questi nascono le opere e gli oggetti esposti in mostra. Un periodo di carica creativa nel quale vede la luce l’ Ipergrès, il materiale ceramico che Bucci “inventa” in quegli anni vincendo un sfida che sembrava impossibile.