SEGNALI LUMINOSI

7 -11 maggio 2005

a cura di Mauro Santini e Roberto Vecchiarelli

Segnali luminosi non è un festival. E’ un’occasione di incontro e di confronto su ciò che è stato il cosiddetto “cinema sperimentale” e su cosa è oggi la “videoricerca”, su ciò che è, o è stata, la videoarte e su come ha modificato in questi anni i modi del narrare. Un festival è fatto di selezioni, di film spesso scartati, anche se interessanti, per problemi di palinsesto; il programma di Segnali Luminosi nasce invece volutamente “senza linea”, delegando semplicemente a ciascun curatore le scelte su cosa mostrare all’interno del proprio programma. La curiosità del pubblico sarà dunque anche la mia, non avendo mai visto parte dei lavori in proiezione, e con grande piacere scoprirò in s ala i nuovi lavori di autori che conosco e che apprezzo da tempo. L’invito a partecipare è stato rivolto a critici, direttori di festival e curatori di archivi video che nel corso di questi anni hanno profuso grande impegno per la crescita e la diffusione di un video o di un cinema “altro”, non omologato, differente per l’appunto. Segnali luminosi è dunque un’occasione per la città di Pesaro, di vedere opere di artisti già ampiamente affermati ma totalmente sconosciuti al grande pubblico, autori volutamente “a parte” del sistema cinematografico o che l’industria del cinema continua a ghettizzare; ma anche di scoprire un gruppo di videoartisti nati o cresciuti artisticamente nel nostro territorio. Abituare a una diversa estetica un pubblico saturo di immagini standardizzate, condurlo a scoprire in un tubo catodico o nel pulviscolo luminoso di una videoproiezione i sogni e gli incubi, i segreti e le confessioni, di un gruppo di videoartisti liberi che usano i pixel come tempere o ceselli, lo schermo come tele o materia (di luce) da scolpire. Forse è un progetto un po’ utopico, ma, quali artisti non possiamo permetterci di dimenticare l’utopia nel sedile posteriore della nostra auto (usata).