JAN VERCRUYSSE

Ventaglio

21 luglio – 16 settembre 2007

a cura di Ludovico Pratesi

L’opera, ispirata ad una possibile sintesi tra pittura, scultura, architettura e musica, è un’installazione che trasforma il pavimento del Suffragio in un luogo magico ed esoterico, dove si combinano materiali diversi, dal legno al vetro al metallo, per dare vita ad uno spazio dove si alternano pieni e vuoti, orizzontalità e verticalità. Un “locus sapientiae” animato dalla presenza della musica, affidata all’estro di giovani flautisti , che indossano abiti simili a quelli del Flautista , un noto capolavoro dipinto da Manet nel 1866, mentre intonano antiche melodie popolari muovendosi tra i raggi del ventaglio. Un’installazione dove si combinano elementi provenienti da una storia dell’arte intesa come un sistema di simboli e segni che si combinano insieme per dare vita ad un’opera dove ognuno degli elementi (colori, materiali, misure, pesi) assume un particolare significato, per giungere ad una riflessione legata a valori metafisici e spirituali che la proiettano nella dimensione rarefatta di un pensiero assoluto.

Foto di Paolo Semprucci