STEFANO ARIENTI

Oggi sposi

22 febbraio – 6 aprile 2003

a cura di Ludovico Pratesi

Con la mostra di Stefano Arienti (Asola, 1961) il Centro per le Arti Visive Pescheria di Pesaro inaugura una nuova sede presso la settecentesca chiesa della Maddalena, che porta in sé i segni della genialità artistica dell’architetto Vanvitelli e della raffinata pittura di Gian Andrea Lazzarini. Oggi sposi vorrebbe puntare sull’ironia e sulla leggerezza del linguaggio usato in centinaia di volantini attaccati dall’artista sulle pareti della chiesa in maniera caotica. Il messaggio è quello della dissacrazione e il tema del matrimonio viene condotto dall’artista nel luogo designato alla celebrazione religiosa delle nozze. Centinaia di nomi, disegni, frasi a doppio senso, consigli buoni e cattivi rappresentano una sorta di corpus della trattatistica sul genere matrimoniale popolare. Certo è che la mostra si perde nel preziosismo storico del contenitore, non tanto per l’eccessivo numero di messaggi e disegni appesi, quanto piuttosto per la mancanza di nuovi argomenti e concetti originali. Da decenni infatti, l’arte ha sottolineato l’esigenza di rispecchiare lo spirito del tempo, tentando di rappresentarlo e interpretarlo al meglio. Il tema del matrimonio popolare fortunatamente non fa più notizia, anche perché sempre più spesso, purtroppo o per fortuna, è un evento transitorio. Così viene da pensare che il mordente graffiante che da sempre ha caratterizzato il lavoro di quest’artista, sia un po’ sfumato per questo evento marchigiano. Arienti, con questo lavoro, sembra quindi aver abbandonato quella poetica sofisticata ed ironica che lo caratterizzava, soffermandosi su un linguaggio meno concettuale e più immediato. Questa installazione sembra configurarsi come semplice lavoro di raccolta di materiale umano , regolato dalla evidente volontà di creare clamore attorno ad un tema come si diceva, un po’ sovrautilizzato