L’artista si muove, il materiale si muove. Qualcosa scaturisce come risultato di migliaia di decisioni. Con la tenacia di un esploratore del quotidiano, Cragg parte dalle forme degli oggetti più banali per creare le sue sculture. Bottiglie, storte, alambicchi, vasi, mortai: contenitori prodotti industrialmente che vengono adattati alle esigenze dell’artista, per essere ibridati con elementi organici, tratti dalla natura o dalla scienza. In un dinamico processo di trasformazione. Lo scultore usa i materiali come un’estensione del sé. Ogni materiale parla la propria lingua, che lo scultore deve rispettare.